Immersa in un caratteristico contesto rurale, confinante con la riserva naturale integrale della foce del fiume Irminio, Petrantica racconta la storia di Re, viandanti e cavalieri, che in essa trovarono ristoro alle fatiche per il viaggio.
L’erosione del tempo ha però conservato un leggero e tangibile segno, inciso nella pietra di un architrave, facendone simbolo di riconoscimento del suo passato e motivo ispiratore del nome dato al sito.
Petrantica fu nel 1642 stazione di sosta per cavalli e corrieri che da Siracusa portavano la posta negli Iblei, percorrendo l’antica via “Elorina”, tracciata dai greci e menzionata da Tucidide, che congiungeva Siracusa con Camarina.
Quando la posta veniva recapitata da corrieri a cavallo, le fermate prestabilite erano definite “stazioni di posta”; ovvero luoghi di sosta che si trovavano a distanza di 10-15 chilometri l’uno dall’altro, più o meno la distanza che poteva percorrere in un giorno un corriere, con il delicato compito di trasmettere gli ordini militari da una parte all’altra del territorio.
L’impostazione stabilita dai Romani rappresentò la base di quello che, nei secoli a venire, diventerà il più efficiente “servizio postale” lungo le fasce costiere della Sicilia; ma è con la dominazione spagnola che fra il XVI e XVII secolo prende forma l’attuale struttura.
Gli spagnoli tennero fede all’organizzazione romana, adottandola alle nuove esigenze legate al trasporto di passeggeri e merci, distinguendo i luoghi di sosta in “locande”, ovvero fermate intermedie che consentivano un limitato riposo ai cavalli nonché la possibilità del ristoro per vetturini e passeggeri, e “stazioni di posta” o “fondaci” (dall’arabo “funuq”), dove oltre al ristoro era possibile pernottare, ferrare oppure cambiare i cavalli e riparare eventuali danni alle vetture.
L’importanza di questa stazione si evince anche dall’architettura della costruzione: nella parte nord si trovava l’ambiente del ristoro con le cucine, la stalla per il riposo dei cavalli stanchi e per quelli freschi che dovevano sostituire i primi; inoltre esisteva anche un’officina da maniscalco dove era possibile sostituire i ferri agli zoccoli dei cavalli o fare delle riparazioni alle vetture. La parte accanto, a sud, era invece predisposta in modo che vetturini e passeggeri potessero dormire la notte, dato che il traffico di persone e merci era molto intenso.
La sorte di queste “stazioni di posta” fu decisa dall’avvento della ferrovia alla fine del XIX secolo, cui fu affidato il servizio postale, segnando il definitivo decadimento della struttura quale “stazione di posta”.
I lunghi decenni trascorsi fra incuria ed oblio, ridussero quella che fu una fondamentale struttura nevralgica per le comunicazioni lungo la costa sud-est della Sicilia in una “masseria” come altre, dedita alle colture e all’allenamento dei bovini, cui fu destinata una grande vasca per la raccolta del letame.
Soltanto l’amore per la storia del proprio territorio ha fatto sì che a partire dal 2007, l’intera struttura è stata accuratamente restaurata dalla famiglia Lo Presti, nel pieno rispetto delle sue forme e dei suoi materiali, per farla tornare alle sue remote origini: luogo di sosta, di riposo e di ristoro per i viaggiatori del nostro tempo.
Oggi questa Antica Stazione di Posta, ribattezzata Petrantica per ricordarne l’origine risalente al 1642, è tornata a vivere, diventando un luogo esclusivo di accoglienza, dove vivere esperienze che lasciano ricordi indelebili nella memoria di chi le ha vissute.
Petrantica è adesso luogo adatto a chi ama l’eleganza fatta di semplicità, la convivenza tra il confort della modernità e fascino dell’antico, la magia di un paesaggio di terra e di mare, la semplicità e il sapore di cibi vicini alla nostra terra.
La volontà di ridare vita a un sito antico e farne godere la bellezza è stata sorretta dall’ammirazione per ciò che ci è stato tramandato e dall’amore e il rispetto per l’ambiente che trasferiremo ai figli, un ambiente che nelle località vicine offre la magnificenza di cattedrali e di templi dalla storia remota, la profondità lussureggiante delle valli iblee, il reticolo infinito degli antichi muri di pietra.
Petrantica sa anche essere attuale e rivelarsi luogo ideale per chi ama il cinema, unica arte che sa emozionare mescolando immagini, musica e parole, e per chi vuole conoscere altri viaggiatori e scambiare con loro esperienze, conoscenza e racconti, per chi vuole vivere giorni da ricordare, con affetto e nostalgia.